Sul Tetto del Mondo – Il Rolex Explorer I

In uno dei recenti articoli abbiamo rivissuto una delle pagine epiche della nostra storia attraverso l’orologio che ne accompagnò i protagonisti: la conquista della luna ma di spedizioni ce ne sono tante altre da ricordare. Oggi vogliamo riproporvene una nella nostra solita chiave di lettura: l’orologio.

1953, 29 maggio sir Edmund Hillary in compagnia dello sherpa Tenzing Norgay conquista gli 8.848 mt del tetto del mondo: l’Everest. Con loro c’era Rolex.Hillary_and_tenzingSin dal 1933, infatti, la maison si era attivata a supporto delle spedizioni sia nell’ Himalaya che sull’Everest; il perché va ricercato nella mentalità di quel tempo.
Siamo tra le due guerre e la voglia di supremazia tra le grandi potenze è altissima. Tedeschi, Francesi, Inglesi ed Americani non si sfidano più dalle trincee ma nella capacità di organizzare missioni quasi militari finalizzate al raggiungimento delle grandi vette, gli 8000 di Nanga-Parbat, K2, Anapurna, Everest.
Legare il proprio marchio a simili imprese era un’occasione da non lasciarsi sfuggire.
Torniamo al nostro protagonista, l’Explorer.Schermata 2015-03-04 alle 22.14.32
Il lancio delle ref. 6298 e 6350 avvenne proprio nel 1953 per celebrare quell’impresa. Sull’orologio dal caratteristico quadrante col 3-6-9 comparve per la prima volta la scritta Explorer: fu una sintesi di tutto il know-how tecnico acquisito da Rolex durante decenni di spedizioni culminata nell’ Oyster più robusto completato da un bracciale interamente in acciaio e dalla nuova corona Twinlock a doppia guarnizione, oltre a tutto ciò, nella ref. 6350, furono utilizzati dei lubrificanti capaci di sopportare temperature da -20 a + 40 Celsius.
L’Explorer derivava, in realtà, dal famoso Ovetto modificato per gli avventurosi utilizzatori nelle ref. 6098 e 6150 del 1952 entrambe spinte dal cal. A296.Schermata 2015-03-04 alle 22.20.17Eigentum Worldoftime
Nel 1959 la ref. 6610 con cal. 1030 sostituì le precedenti; ad occhio nudo la differenza era riscontrabile solo nel fondello lievemente più piatto.
Nel 1963, a 10 anni dalla conquista dell’Everest, fece la sua la comparsa la ref. 1016 con il cal. 1560 ed una nuova cassa capace di sopportare la pressione dell’acqua fino a -100mt.
Questo è stato senza dubbio uno degli orologi più famoso e più longevi: 26 anni di produzione con, ovviamente, tante varianti su tutte lo “Space Dweller” in onore della visita degli astronauti della Nasa in Giappone del 1963. Schermata 2015-03-04 alle 21.53.46
Nel 1989 ecco dunque il nuovo Explorer ref. 14270 con cal. 3000 tante furono le innovazioni nuova cassa, vetro zaffiro, nuovo quadrante, in pratica del predecessore vennero conservati solo il nome e le lancette Mercedes. Nonostante tutti questi cambiamenti tecnici ed estetici non cambiò lo spirito che ne ha determinato un successo così duraturo nel tempo. Un orologio tanto elegante quanto sportivo. Un vero condensato di tutta la tecnologia Rolex come l’esclusivo sistema antiurto Paraflex, la rivoluzionaria luminescenza Chromalight blu (quasi 8 ore di durata omogenea), la corona Twinlock a doppia guarnizione.

features_explorer_0008_840x7701442123903819lzwblue_luminescence_0001_400x48013109152738196QK0Schermata 2015-03-04 alle 22.56.59

 

 

 

 


Nel 2001 venne lanciata la ref. 114270 che è ancora in produzione aggiornata nel 2010 con una cassa cresciuta da 36 a 39 mm e dal nuovo cal. 3132 e ref. 214270.114270
Per concludere possiamo affermare, senza dubbio alcuno, di trovarci di fronte ad un vero e proprio oggetto di culto, un pezzo di storia da portare al polso, elegantemente sobrio nella sua sportività.
A nostro parere un “pezzo” che merita di essere acquistato, tasche permettendo.

Prezzo di listino 5.800 €

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